Informazioni personali

La mia foto
Con quello che non sai di me potrei riempirci il Grand Canyon.

10/10/11

600 kilometri di distanza

600 kilometri di distanza. 600 kilometri sono scappata senza guardarmi le spalle, me ne vado sempre con il viso rivolto verso il passato. ma cosa ne sarà se non saprò sopravvivere, mi manca quasi sempre il fiato, faccio due passi e voglio tornare indietro. ostentazione. Saltare la barriera, la percezione, muoversi oltre, al di la del filo spinato che mi sono legata al collo. Non posso respirare più di tanto, altrimenti vengo scoperta. Mi nascondo, mi arrotolo su me stessa come un foglio che brucia. Vie d'uscita, spazi aperti, corridoi infiniti e braccia a penzoloni lungo il corpo. Ho delle mani grandissime ma niente a cui farle stringere. L'aria, ti sfugge.. l'aria

24/08/11

sei la mia Anny

Mia cara. Carissima. Forse è meglio iniziare con un Ciao.

Amore mio, non so nemmeno come rivolgermi a te. Forse è meglio non chiamarti

05/08/11

una roccia di gridi

Lo stomaco si fa roccia quando mi trafiggi con gli occhi e mi supplichi di avvicinarti. Io accecata dalla luce verde che emanano le tue pupille inizio a percepire tutto un mondo maculato.
Ho il terrore che il verde si spezzi. Invece pretendo che quel momento si protragga all'infinito, come una proiezione inesauribile risalente al giorno della mia crocifissione su quel tavolo di legno marcito, segnato dalle generazioni passate, nel quale io vi poggiavo la schiena e tu mi entravi in ogni singolo atomo senza bussare, con una violenza delicata, ed io morivo, si, morivo senza esitare.

22/04/11

svegliarsi al mattino e confonderti con l'odore del sonno

Svegliarsi al mattino e confonderti con l'odore del sonno. Prenderti per mano, e questa volta sei tu che mi segui. Tutto quello che non sono mai riuscita a dire mi crolla addosso come pioggia soffice. Mi sveglio.

Ma sto ancora scrivendo di te?

21/04/11

mi hai privata di tutto, anche dell'espressione

Ho perso lo stimolo, la concentrazione e lo spunto ideale quando invece la mia anima sembra divertirsi nel fluttuare di qua e di la, da un prato all'altro. Pare si diverta atrocemente a pettinare i fili d'erba del campo. Il mio corpo la guarda, poverina, e non può far altro che rimanerne indifferente.

"Povera bambina, se la guardo troppo rischio di non capirne il senso."

09/03/10

FAVOLA I

Questa mattina mi è capitato di guardare fuori dalla finestra, vedevo un sacco di tetti e le tegole impazzite che volavano, trascinate da un vento micidiale dell'ovest. Pensavo che di colpo in bianco avrei potuto alzarmi dalla sedia, lanciarmi giù dalla finestra ed uscirmene indisturbata dal cancello principale senza richiamare l'attenzione delle forze dell'ordine. Voi non ci crederete, ma così ho fatto, mi sono lanciata giù dalla finestra e per vostra sfortuna non mi sono rotta nulla (il cervello, forse, ma quello ormai già da un paio d'anni). Fattostà che il vento quasi mi alzava e l'ansia mi saliva fin dietro agli occhi, vedevo tutto nero e sono andata a sbattere contro un tale! Un certo Graziano, alto, molto alto, più pallido di mia nonna e con le vene blu. Subito dopo essersi presentato mi dice di guardarlo negli occhi intensamente e di non deviare mai lo sguardo e io così feci ed io questo vidi:

ASPETTATIVE: striscio fin davanti il tuo cancello ti dico che mi manchi da impazzire da morire da star male e tu mi prendi i capelli e inizi a baciarli mai cosa più morbida c'è mai stata e mi prendi in braccio come una bambina e mi faccio piccola come non sono stata mai e mi dici che va tutto bene che non è successo nulla che non è colpa mia che sono il tuo amore ed io inizio a ridere e tu ridi con me ed io ti bacio le ciglia, morbide.

REALTA': striscio fin davanti il tuo cancello ti dico che mi manchi da impazzire da morire da star male e tu mi prendi i capelli e inizi a tirarli e a pestarli sotto i piedi e io piango urlo ti imploro pietà ti dico che lo sapevo che sarebbe andata così e tu corri in cucina e prendi una ciabatta e me la scagli sul naso e io ti guardo e lacrimo sangue e ti dico che ti amo che sei il mio amore e tu inizi a strapparti i capelli e ti fai grande come nessuno è stato mai e mi prendi per una gamba e mi lanci fin sopra le nuvole e mi fai girare e io vomito e sto male da morie ma tu mi urli addosso mi sputi parole in bocca che io non voglio assaggiare e mi lanci verso il fosso il più lontano possibile dal tuo cancello e io cado nell'acqua lercia e mi addormento sul fondale con una corona di rane verdi in testa.

01/03/10

stasera no Edipo

LUI    cosa ne dici

LEI    non me la sento

LUI    il mio desiderio è più grande del tuo

LEI    è perchè sei emotivamente bloccato

LUI    e da cosa lo capisci?

LEI    hai paura dei sentimenti così li metti tutti nel pene

LUI    tu hai meno tempo per me di quanto io ne abbia per te

LEI    vuoi dire che hai voglia di scoparmi più spesso di quanto io abbia voglia di essere scopata

LUI    mi piace guardarti negli occhi

LEI    non sembra che le persone emotivamente mature abbiamo bisogno di guardarsi negli occhi  così a lungo e così spesso come tu sembri aver bisogno di guardare nei miei

LUI    il tuo viso è bello alla luce del fuoco

LEI    senza dubbio ti ricordo tua madre

LUI   mammina!

LEI    stasera no Edipo


R.D Laing, Nuove situazioni intrapsichiche e interpersonali

20/02/10

non so più se capitano anche a te nottate come queste

non so più se capitano anche a te nottate come queste in cui i tuoi pensieri si fanno concreti. Prendono forme curve e rimbalzano su tutte le pareti della stanza.
alla fine mi hai lasciata sola con un bacio da ubriaca in mano e tutte le guancie sporche di fuliggine.
A ritmo di starnuti me ne sono andata.
Sono sicura che tra 14 anni gli sguardi saranno gli stessi,
con parole diverse: sei colpa mia.

26/01/10

CI PENSO ANCORA

come quando mi metti a letto, come quando ci vedo in televisione, come quando mi fai piangere, come quando piove, come quando coli come il sole, come quando profumi più di me, come quando parlo di me, di te, e di tutti i nostri oltre. (non ridere)
come quando scivola, come quando parli piano, come quando ti senti comunque, come quando sono lontano, come quando ti manco, come quando ce l'hai con me, come quando non ti vedo, come quando manchi a me.
come quando il rumore, come quando il silenzio, come quando per dire stronzate mi incasino e perdo il tempo, come quando fischia il sasso, come quando fischia il vento.
come quando il mondo gira, come quando non mi muovo, come quando mi manco tanto, come quando non mi trovo, come quando corre il tempo, come quando resti indietro, come quando un girotondo lascia senza fiato, giù per terra, senza fiato.
come quando penso, come quando non ragiono più, come quando mi agito, come quando guardo la tv, come quando vedi bagliori all'orizzonte, come quando l'inferno non è poi così distante.
come quando è il lamento del cuore (ahi ahi ahi ahi) come quando puoi soltanto ascoltare impotente, pregare (ahi ahi ahi ahi)
SEMPRE TROPPE PAROLE MISCHIATE ALLE TROPPE PAROLE DI TROPPI PER RIUSCIRE A SALIRE.

13/01/10

siamo tornati l'altra sera e poi

guardarci di continuo in degli orrendi fotogrammi. play pausa e stop
ho le labbra che sanguinano da sole e solo uno scottex che assorbe il tutto e anche se spreco milioni di lettere, miliardi di ore e un solo cervello in parecchi anni non ho ancora scolpito il nostro nome.
tu non ci sei ed io ci sono (mi sono incastrata/inchiodata/incollata a)

16/12/09

Che cos'è l'erba?

Arriverà il giorno in cui ti incorcierò per strada (spero domani o anche mai) e allora i marciapiedi si riempiranno di vomito verde.
e tu sverrai dallo schifo e ci cadrai dentro a pieno con la faccia
e soffocherai nel mio vomito senza esitare o dimenarti
e i tuoi preziosi capelli ti si incolleranno velocemente e non potrai mai più lavarli
Arriverà il giorno del naturale processo di eliminazione
tutti i peli del mio corpo cadranno e al loro posto usciranno fili d'erba verdissimi
saranno soffici e profumati e tu li adorerai terribilmente, li per terra come un cane, desidererai solo un tappeto d'erba che abbracci la tua cruda corteccia marrone rovinata dalla pioggia.
ed io fatta ad erba inciamperò su un tuo ramo
e mi appoggierò senza esitare o dimenarmi sulla tua schiena
e i miei preziosi fili d'erba si intreccieranno velocemente e non potrò mai più slegarli

perchè è così che deve andare è così che ho deciso ed è così che mi passerà tutto davanti al cervello mentre ti incrocierò in un marciapiede e tu al posto di salutarmi ti volterai dalla parte opposta a guardare in un giardino qualsiasi un albero morto.

10/12/09

forse non è proprio legale sai, ma sei bella vestita di lividi

riuscire a non nominarti per 21 mesi consecutivi mica è semplice, sono stata brava.
mi piace quando la gente mi chiede chi sei, e io posso inventarti ogni volta.
Ti posso ricostruire, posso farti essere tutto ciò che non sei.
Invisibile, nel mio piccolo mondo

28/11/09

travel around the block

quando mi hai presa per le braccia e mi hai incollata su tutta la supeficie della tua pelle fregandotene di tutti gli stronzi presenti. E' stato li quando abbiamo ciondolato come polveri tossiche.

Mi hai presa per mano ed io anche, le nostre spalle si toccavano ed erano perfette. Mi hai portata in un campo di pannocchie e ci siamo fatte strada tra i muri di lucciole che danzavano sopra i nostri capelli d'orati.

26/11/09

Bizarre Love Triangle

ti immagino con le pinne più forti di un pesce tu che nuoti nel mio sangue mentre il mio corpo va contro corrente cercando le parole che non so dire a causa di una paralisi prolungata nel tempo alla lingua.
Respira e siediti sul trono dorato dove tutte le luci sono puntate su di te e le stelle e i raggi e i lampioni e i semafori e le torcie e le fiamme. Incoronati come ti ho insegnato e sputami caffè in bocca così posso finalmente ingoiare l'amarezza del tuo essere e del mio.
Ti immagino come una grossa quercia con foglie verdissime che ricoprono tutto l'oceano, e le navi si incastrano nella verde ragnatela e passano li la notte in mezzo all'umido aspettando il loro messia e ancora ti immagino come una morbida ondata di afa che ti penetra nella pelle e sei così arancione che ho bisogno di guardarti con degli orrendi occhiali da sole.
E va tutto così veloce ed è tutto così incalzante perchè è così che tu mi hai insegnato, ora alza la corona al cielo e guardami in linea diretta negli occhi più bianchi che verdi, guardami e non sbattere le palpebre che sono come una mina antiuomo, guardami.
Ogni volta che ti vedo cadere mi inginocchio e prego e aspetto quel momento finale in cui mi dirai le parole che non so dire.

23/11/09

tanto baciamo quanto ruttiamo

tralasciando il tutto del prima,
ha iniziato a diluviare e io cogliona sotto la pioggia ad aspettare,
nel frattempo mangiavo un panino al prosciutto cotto e bestemmiavo; in quel momento "l'eterea poesia della vita" non era abbastanza simpatica e le orecchie mi fischiavano come treni, allora l'ho mandata a cagare.
Il panino si è incastrato negli spazi appositi del mio corpo e la pioggia fatta a goccie era come un acido, probabilmente arancione ma di sicuro non era all'arancia.
Finchè le scarpe si riempivano di acqua mi sono messa a pensare a quanti anni avevo e che sarebbe stato tutto molto più semplice se ti avessi ruttato in faccia a suo tempo. Se fossi stata un barbaro, ovviamente con la barba, e tu una sottospecie di persona che ama i rutti dei barbari. Dico rutto perchè non so baciare, e poi mi fa schifo, come ruttare.
Con un bacio accumuli terriccio spinato nello stomaco, con un rutto lo spari fuori.

Quando le scarpe si sono riempite d'acqua totalmente, le ho tolte in silenzio e le ho svuotate. Le ho lanciate verso casa tua, a Nord